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In Italia la fatturazione elettronica verso le aziende B2B è una realtà ormai consolidata essendo un processo in cui le imprese si sono completamente adattate. E invece a livello internazionale?
Lo scenario purtroppo risulta ancora disomogeneo anche se per i Governi e le Organizzazioni di tutto il mondo la fatturazione elettronica B2B è una tematica di principale interesse in quanto rappresenta un importante strumento: da un lato per limitare l’evasione fiscale e dall’altro un potente driver di innovazione perché permette alle imprese di sfruttare tutti i vantaggi che la trasformazione digitale può offrire.
Molti Paesi lo hanno già compreso e hanno avviato le diverse misure per regolamentare la fatturazione elettronica B2B, altri si stanno preparando e si avvieranno nel giro dei prossimi anni.
L’Italia non sarà quindi l’unica nazione a richiedere l’obbligatorietà della fatturazione elettronica B2B: l’obbligo scatterà per la Polonia (gennaio 2024), la Francia (luglio 2024) ed è già scattato per la Serbia (gennaio 2023).
La Germania ha già annunciato la volontà di intraprendere misure volte ad implementare la fatturazione elettronica B2B e la Spagna ha già approvato la “Ley Crea y Crece” di obbligatorietà lo scorso 15 settembre 2022.
Digitalizzare il ciclo della fattura significa raggiungere un’ecosistema di dati digitalizzati e standardizzati da cui ricavare importanti informazioni per il business. La fatturazione elettronica rappresenta un importante trampolino di lancio per accorciare le distanze tra i Paesi, generando grandi opportunità nei rapporti internazionali con clienti e fornitori.