La PEC diventa un sistema sicuro per le comunicazioni elettroniche anche a livello Europeo
La Posta elettronica certificata è pronta a varcare i confini nazionali: il 31 Gennaio 2022 è stata avviata l’inchiesta pubblica, che si concluderà il prossimo 4 Novembre con la pubblicazione della nuova versione dello standard ETSI per la realizzazione del servizio PEC conforme al regolamento e-IDAS.
Cos’è la Posta elettronica certificata?
La posta elettronica certificata è uno strumento digitale reso obbligatorio in Italia per Pubbliche Amministrazioni, imprese costituite in forma societaria, ditte individuali e professionisti iscritti agli albi.
Rispetto alla Posta Elettronica ordinaria, presenta delle caratteristiche aggiuntive che forniscono agli utenti la certezza a valore legale dell’invio e della consegna (o mancata consegna) delle e-mail al destinatario: quando si invia una mail PEC, il gestore della casella invia al mittente due diverse ricevute, che attestano rispettivamente l’avvenuto e corretto invio, e l’avvenuta e corretta ricezione.
I principali vantaggi dell’utilizzo della Posta elettronica certificata sono:
- la garanzia dello stesso valore giuridico e legale della raccomandata con ricevuta di ritorno con attestazione dell’orario esatto di spedizione e quindi, in caso di contenzioso, permette l’opponibilità in tribunale.
- La presenza di protocolli di sicurezza che garantiscono la certezza del contenuto non rendendo possibile nessun tipo di modifica né al messaggio né agli eventuali allegati.
Come testimoniano i dati diffusi dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che dal 2007 ad oggi pubblica regolarmente statistiche relative all’utilizzo della PEC, l’andamento delle attivazioni e dell’utilizzo delle caselle PEC in Italia è in continuo aumento.
Mentre nei primi anni in cui è stata introdotta la posta Elettronica Certificata in Italia, il volume dei messaggi inviati era molto più alto rispetto alle caselle PEC attivate, successivamente il numero di caselle PEC attivate è aumentato in modo esponenziale.
In molte aziende infatti si è iniziato a creare una sorta di organigramma delle caselle PEC, ad esempio suddividendole per ufficio o funzione aziendale, così da non disperdere le informazioni aziendali.
Per ottimizzare ed essere compliant al 100% a varie normative coinvolte nello scambio di queste comunicazioni, sarebbe inoltre opportuno strutturare l’archivio e la conservazione delle PEC, monitorare i Log degli utenti che accedono alla stessa casella e impostare delle regole per lo smistamento dei messaggi in entrata e in uscita.
Come per la fatturazione elettronica, l’italia rappresenta l’avanguardia anche per i servizi di posta elettronica Certificata e se fino a questo momento ha avuto validità soltanto a livello nazionale, con l’introduzione della PEC Europea, la sua validità verrà estesa anche al di fuori del territorio Italiano.
I passaggi fondamentali che hanno permesso al servizio PEC di varcare confini nazionali.
L’espansione della PEC a livello continentale, permetterà ai cittadini e alle imprese italiane di usufruire di un servizio di recapito transfrontaliero certificato per inviare email certificate, con valore legale di una raccomandata postale, in tutta Europa.
Un passo importante verso l’interoperabilità continentale della posta elettronica certificata è stato mosso dall’AgID che, il Giugno scorso, ha pubblicato il documento “REM SERVICES – Criteri di adozione degli standard ETSI – Policy IT 1.0” in cui sono ufficializzati i criteri per la realizzazione e l’adozione di uno schema interoperabile di eDelivery qualificato che renda le caselle PEC valide anche nel resto dell’Europa.
In particolare, il documento ha lo scopo di definire le nuove regole tecniche per rendere la posta elettronica certificata compliant con i servizi di recapito certificato qualificato e-IDAS garantendo l’identità di mittenti e destinatari.
In questo processo di espansione continentale della PEC , si inserisce la nuova versione dello standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) che punta a individuare come elemento tecnologico, in grado di assicurare e garantire interoperabilità, integrità, riservatezza, una interfaccia di servizio comune (Common Service Interface) sulla quale si appoggeranno i vari gestori del servizio di posta elettronica certificati.
La pubblicazione della versione definitiva degli standard è prevista a Novembre 2022 e determinerà un passaggio essenziale per garantire uno scambio telematico sicuro tra cittadini e imprese di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea.